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al testo di Annalisa Scialpi
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Sono stata sola mille anni o forse diecimila o cento, sospesa su una barca, vuota di parole mai pronunciate.
Ho visto stazioni, motel, percorso muri a secco con una valigia di cartone, asfissiata dal grido di dinamite che mi bruciava il cuore.
Sono stata sola mentre mia nonna raccontava favole ai gatti e le vetrate di una pasticceria dicevano il dolce che mancava, anidato in patine bluastre di repressioni e di orgogli ostinati.
E scendeva la neve sui reati mai commessi e allora inventai una colpa, per fuggire dai tanti vuoti deragliati tra i greti asfissianti di insoluti perchè.
E sono stata sola perchè così volle la luce ostinata che invoca, acerba, sul monte degli angeli indenni perchè mi narrassero una nuova solitudine, nata dai fiori di nuovi transiti stellari. |
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